L’Iperico

Iperico

Hypericum perforatum

L’iperico è una pianta officinale perenne semisempreverde appartenente alla famiglia delle Clusiaceae e al genere Hypericum, il nome Hypericum deriva dal greco “iper-eikon” che significa pianta che cresce sopra le vecchie statue, mentre perforatum si riferisce alla presenza di numerose ghiandole sulle foglie che hanno l’aspetto di piccoli fori. E’ stata considerata una pianta magica per molti secoli ed il suo utilizzo era legato alla notte di San Giovanni (24 Giugno), nome con cui la pianta è chiamata volgarmente.

L’oleolita o unguenti d’Iperico lo si usa per massaggiare parti doloranti in genere: basso ventre per lenire i dolori mestruali, il pancino dei bambini. Ma anche: scottature da sole e da fuoco, ferite aperte, escoriazioni, tagli, crepe, varici, vene varicose, crampi e per un piacevole massaggio rilassante a tutto il corpo. In infusione l’Iperico miscelato con altre piante es. tiglio, melissa, ha una funzione calmante, rilassante e antidepressiva, favorisce il sonno. Sulle vie respiratorie ha azione balsamica; scioglie i catarri e calma la tosse Iperico, Issopo, Timo.

Controindicazioni: può interferire con vari farmaci, perciò va usato con cautela in caso si sia sotto terapia farmacologica. I farmaci con cui si notano maggiori interferenze sono gli antidepressivi, gli anticoagulanti e medicinali che si assumono per problemi di cuore. Sconsigliato l’utilizzo anche in gravidanza e allattamento, in età pediatrica e nell’adolescenza. Il consumo di Iperico aumenta la fotosensibilità per cui, durante il periodo di assunzione, è bene evitare l’esposizione al sole e/o a lampade abbronzanti.

L’Iperico viene chiamato, in molte lingue, Erba di San Giovanni, perché tradizionalmente lo si raccoglie durante la notte o il giorno di San Giovanni, quando il Sole si trova al suo apogeo. Questi rituali di raccolta servono a sottolineare l’immagine e il carattere fortemente solari di questa pianta, la sua attitudine a fugare le ombre, a scacciare i diavoli, a proiettarci oltre le immagini, le icone e i fantasmi della nostra morte. Gli iniziati sostengono che l’iperico possa aiutare a percepire lo spirito guida, il quale si fa udire solo nella calma profonda, in assenza di ansie o stress.

Secondo il mito Greco l’iperico sarebbe nato dalle gocce del sangue di Prometeo. Figlio del titano Giapeto e di Climene, Prometeo è una delle figure de maggior rilievo nella mitologia greca per il ruolo che ebbe nell’evoluzione dell’umanità. Il suo nome significa “colui che prevede”. Secondo la tradizione, fu Prometeo a creare l’uomo plasmandolo un’argilla di Panopea, in Beozia. Prometeo riuscì a dare all’umanità il fuoco, strumento fondamentale per il progresso della civiltà, fino ad allora detenuto dal grande Zeus. Zeus per questo oltraggio decise di punire Prometeo e lo fece incatenare ad una roccia, dove un’aquila ogni giorno veniva a mangiargli il fegato che gli ricresceva di notte, condannandolo ad un supplizio eterno. Si narra che dalle gocce di sangue di prometeo nacque la prima pianta di iperico.

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